L’attività della struttura complessa di Neurologia e Stroke Unit dell’Azienda ospedaliera Santa Maria è stata ben rappresentata nell’ambito del 52° Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia (SIN), tenutosi di nuovo in presenza a Milano dal 3 al 6 dicembre 2022. Più di 2500 specialisti da tutta Italia hanno presenziato.
In particolare, il dottor Carlo Colosimo, direttore della struttura ternana, ha partecipato come relatore sulle atassie acquisite ed ereditarie, uno specifico gruppo di disturbi del movimento, spesso oggetto di complesse diagnosi differenziali (“Atassie Paraneoplastiche e Disimmuni, condizioni cliniche emergenti e ancora misconosciute ma con possibilità di trattamento risolutivo”).
Sono stati inoltre presentati dal dottor Stefano Caproni contributi derivanti dall’approccio multidisciplinare e collegiale richiesto quotidianamente dalla pratica clinica in Neurologia: in un poster sono state revisionate le cause di ictus ischemico che richiedono un trattamento chirurgico in regime di urgenza (vascolare, cardiochirurgico e neurochirurgico), mentre in una relazione orale è stato riportato un complesso caso clinico causato da una rara patologia ereditaria insorta in età adulta (con identificazione di una nuova mutazione genetica), con ricovero in rianimazione e trattamento neurochirurgico, la cui diagnosi ha permesso la sopravvivenza e l’ottimo recupero funzionale della giovane paziente.
Infine, sono stati presentati da un collega dell’Università di Milano Bicocca i dati finali sull’ampio registro italiano NEUROCOVID-SIN (ben 1.865 casi) sulle complicanze neurologiche dell’infezione COVID-19, a cui ha contribuito attivamente tutta l’unità operativa di Terni; questo importante lavoro collaborativo sarà pubblicato a breve su una importante rivista nordamericana.
L’alta specialità in neuroscienze cliniche trova le basi nella multidisciplinarietà e l’idonea discussione in congressi dall’elevato livello scientifico come quello nazionale SIN, preziosa occasione di approfondimento e progresso in numerosi ambiti: da quello superspecialistico e delle patologie rare fino al setting dell’emergenza, in cui spicca la patologia ischemica cerebrale (tempo-dipendente) per cui il Santa Maria è centro HUB per l’Umbria sud.
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