Un passo avanti fondamentale per innalzare i livelli di assistenza e garantire una copertura più efficace per tutti i territori. Il 10 marzo è stata presentata all’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni la nuova rete gastroenterologica-endoscopica regionale, nell’ambito di un evento che ha celebrato anche l’inaugurazione del nuovo reparto di Endoscopia Digestiva, Epatologia e Gastroenterologia del Santa Maria. La cerimonia è stata aperta dai saluti della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni Andrea Casciari. Presente all’evento, tra gli altri, anche Daniela Donetti, direttrice regionale Salute e Welfare, la quale ha introdotto il progetto illustrando i principi e gli obiettivi della nuova rete.
Le dichiarazioni – “La riorganizzazione della rete che presentiamo in questa occasione – ha spiegato la presidente Proietti – va nella direzione di un miglioramento dell’efficienza e di una riduzione delle liste d’attesa, nonostante il contesto congiunturale complesso a livello nazionale. Lavori come questi partono da lontano: la precedente amministrazione ha preso decisioni strategiche e ha investito risorse importanti”.
“Questo investimento – spiega Andrea Casciari – si inserisce in un piano di interventi più ampio, che è stato avviato e riattivato nel corso del mio mandato, negli ultimi due anni e mezzo. Si tratta di investimenti mirati principalmente a migliorare la sicurezza antincendio e antisismica, ma anche ad ammodernare e valorizzare l’aspetto complessivo della struttura. Questi interventi non solo rafforzano la sicurezza e la funzionalità dell’ospedale, ma rappresentano anche un passaggio chiave verso una riorganizzazione dei processi che consentirà di migliorare l’efficienza complessiva del sistema”.
“La creazione della rete – ha dichiarato la dottoressa Donetti – parte da un’analisi approfondita dei bisogni del territorio e degli aspetti organizzativi, in collaborazione con le direzioni strategiche, per costruire reti di specialità o di patologia capaci di garantire un sistema integrato e uniforme. L’obiettivo è quello di evitare la frammentazione e il disorientamento del paziente, offrendo percorsi di cura chiari e coordinati”.
Come funziona la rete – La nuova rete gastroenterologica-endoscopica regionale è stata progettata per rispondere ai bisogni di salute della popolazione, con l’obiettivo di garantire un accesso equo ai servizi e una qualità uniforme delle prestazioni sanitarie erogate sul territorio. La riorganizzazione della rete nasce da un’attenta analisi delle necessità sanitarie e degli aspetti organizzativi, con il coinvolgimento diretto delle direzioni strategiche e degli operatori sanitari. L’obiettivo è quello di evitare la frammentazione e il disorientamento dei pazienti, fornendo un percorso di cura chiaro e ben definito. Il modello organizzativo adottato segue il principio dell’Hub & Spoke, che prevede una rete articolata su tre livelli di assistenza. Il primo livello è rappresentato dagli ambulatori territoriali, che garantiranno assistenza di base e di primo intervento sul territorio. Il secondo livello riguarda i servizi ospedalieri, articolati in spoke di tipo A (negli ospedali di Gubbio-Gualdo Tadino e Foligno) e spoke di tipo B (negli ospedali di Città di Castello, Spoleto e Orvieto). Il terzo livello, infine, è rappresentato dagli Hub ospedalieri di III livello situati negli ospedali di Perugia e Terni, che forniranno prestazioni di alta complessità e percorsi terapeutici multidisciplinari. Ogni paziente verrà inserito in un percorso diagnostico-terapeutico specifico, identificato tramite un Codice Identificativo di Percorso (C.I.P.), che consentirà di indirizzare il paziente verso il nodo della rete più appropriato, in base alla complessità del caso e alle competenze richieste.
Il nuovo reparto – Nel corso dell’evento è stato inaugurato anche il nuovo reparto di Endoscopia Digestiva dell’ospedale di Terni, al piano -1 del corpo centrale dell’ospedale. Il reparto, ristrutturato nell’ambito di un progetto finanziato con fondi ex art. 20 per un totale di 2.401.570,30 euro (di cui 1.160.550,51 euro destinati alla sola endoscopia), si estende su una superficie di 585 mq e comprende: tre sale operatorie (una schermata per interventi con apparecchiature radiologiche), la Sala risveglio centrale, per il monitoraggio post-intervento, studi medici dedicati, un’area per la sterilizzazione delle apparecchiature, due sale di attesa, una per pazienti su barella e una per pazienti deambulanti. I lavori, coordinati dall’ingegnere Gianni Fabrizi in qualità di responsabile Unico di Progetto, hanno riguardato anche l’adeguamento della progettazione termomeccanica alla nuova normativa europea.
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